L’ importanza della consulenza di qualità nel mondo delle aziende

Euroansa Storie – L’ importanza della consulenza di qualità nel mondo delle aziende

Sono Lorenzo Giannini, sono nato e cresciuto a Lucca, e ho iniziato il mio percorso con Euroansa circa dieci anni fa.

Conoscevo già la famiglia Cecchini, come molti a Lucca, quando Ansano mi presentò un suo progetto nel settore corporate, conoscendo la mia specializzazione in tale campo, quando quello predominante nel business di Euroansa è invece quello retail.

Euroansa è stata importante per me perché già allora era un’azienda consolidata nel settore bancario. Questo aspetto, considerando la mia esperienza nel mondo delle aziende, mi ha permesso di inserirmi e ampliare le mie conoscenze con alcune banche locali, ma non solo. Infatti, ho potuto estendere la mia rete di contatti anche con compagnie finanziarie e assicurative in tutto il territorio nazionale.

Oggi, dopo dieci anni, sono felice di constatare che Euroansa ha ottenuto buoni risultati anche nel settore corporate. Dal canto mio, infatti, ho sempre cercato di far comprendere alla società ed a tutta la rete l’importanza di non limitarsi a vendere prodotti, ma di concentrarsi sulla consulenza.

Ciò perché, dopo anni di esperienza in questo campo, mi sono reso conto dell‘esigenza delle piccole e medie imprese di avere un supporto nella comunicazione con le banche.

Il sistema bancario sta subendo dei cambiamenti ormai da diversi anni e i direttori di filiale oggi hanno meno potere nel prendere decisioni autonome rispetto al passato. Di conseguenza, gli imprenditori si sono trovati un po’ in difficoltà.

Mi sono avvicinato ad essi cercando di fargli comprendere che figure come la nostra potevano essere di grande aiuto, offrendo un percorso di consulenza e un accompagnamento nell’aggiornamento dell’azienda e del personale amministrativo. Ciò avrebbe consentito loro di migliorare gli aspetti richiesti dalle banche per ottenere credito a condizioni più vantaggiose.

Questo cambiamento è avvenuto gradualmente, ma è diventato evidente quando le nuove direttive europee hanno costretto le banche italiane ad adottare regole diverse per la concessione di credito, prendendo in considerazione parametri e indici di bilancio che in passato non venivano valutati o consultando le banche dati, come la centrale rischi della Banca d’Italia, che forniscono un quadro completo dei finanziamenti e dei crediti dell’azienda, verificando se essa rispetti gli impegni presi. Negli anni ’80 e ’90 questo strumento non era disponibile, quindi le banche si basavano principalmente sul settore di appartenenza dell’azienda o sulla conoscenza del direttore di filiale.

Vedo un futuro ancora più promettente per la nostra categoria, poiché la cultura imprenditoriale, che tradizionalmente fatica ad adattarsi ai cambiamenti e mostra diffidenza verso le nuove figure professionali, sta gradualmente accogliendo professionisti aggiornati in grado di offrire consulenza di qualità.

Gli imprenditori finiranno per apprezzare sempre di più l’importanza di investire in figure professionali qualificate se vogliono far crescere la propria azienda.

In Europa, la figura del consulente aziendale è già ampiamente consolidata, il che mi fa ben sperare avverrà anche in Italia. Nonostante la presenza di molti imprenditori ancorati a vecchie abitudini (molte aziende sono ancora gestite da persone di 70 o 80 anni), le nuove generazioni stanno iniziando a comprendere l’importanza del cambiamento, e ciò non farà che bene a figure come la nostra.