Quattro chiacchiere con… Olivia Bernacchi
Olivia Bernacchi è una delle figure chiave che hanno plasmato l’identità e il successo di Euroansa fin dalle sue origini. Nata nel 1975, il suo percorso professionale è un esempio di dedizione e visione. Dopo aver conseguito il diploma di liceo scientifico, ha affinato le sue competenze manageriali ricoprendo ruoli di responsabilità nella gestione di agenzie per un gruppo leader come Snai.
Il suo spirito imprenditoriale e la profonda conoscenza del settore l’hanno portata a fondare Euroansa, insieme ai soci, occupando oggi il ruolo insostituibile di direttrice commerciale, grazie al quale guida la strategia di crescita dell’azienda con un approccio che unisce esperienza, innovazione e una profonda comprensione delle dinamiche di mercato.
La sua visione non si limita ai numeri, ma si estende alla creazione di una cultura aziendale solida e orientata al futuro. Ma questo è solo uno degli argomenti trattati nelle quattro chiacchiere scambiate con lei.
Euroansa ha mostrato una crescita costante nel tempo. Quali sono stati gli ostacoli più grandi che avete affrontato e superato in questi anni, specialmente considerando le fluttuazioni del mercato immobiliare e finanziario?
«Il momento più critico e impegnativo che abbiamo vissuto è stato sicuramente l’uscita da Kiron nel 2004. Non si trattava di una semplice transizione, ma di un passo fatto in un contesto di mercato particolarmente ostile. In quel periodo, infatti, l’intera industria finanziaria era fortemente influenzata dalla bolla dei mutui subprime, che aveva generato una profonda diffidenza e un’enorme cautela tra le banche.
Le banche si dimostravano molto più restie a erogare mutui. La liquidità era scarsa e i criteri di finanziamento si erano fatti estremamente rigidi. Non era raro che le banche approvassero solo una percentuale ridotta del valore dell’immobile, spesso limitandosi al 60% o all’80%, rendendo l’accesso al credito un’impresa molto difficile per i clienti.
In quel contesto di incertezza e difficoltà, il nostro coraggio e la nostra determinazione sono stati gli strumenti fondamentali per superare ogni ostacolo. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato per costruire il nostro percorso, un passo alla volta, riuscendo a superare ogni sfida e a gettare le basi per la crescita futura di Euroansa.»
Il successo di una società di mediazione creditizia si basa in gran parte sulla qualità e la solidità delle sue convenzioni bancarie. Quanto è stato difficile per Euroansa, soprattutto nelle prime fasi di attività, ottenere la fiducia e le convenzioni dalle banche più importanti? Quali sono state le strategie vincenti che avete adottato per superare le resistenze iniziali e costruire un network di partner solido e affidabile?
«Per ottenere la fiducia e le convenzioni dalle banche, abbiamo puntato su serietà e trasparenza. Crediamo che la collaborazione non debba limitarsi alla semplice intermediazione, ma debba offrire una vera e propria consulenza. Se nascono dei problemi, il nostro obiettivo è risolverli nell’interesse di tutte le parti, sia del cliente che della banca.
Siamo stati tra i primi ad adottare la certificazione documentale, un sistema antifrode che ha qualificato la nostra professionalità. Successivamente, abbiamo creato un fondo di garanzia per le banche, con cui garantivamo le prime 24 rate del mutuo in caso di inadempienza del cliente. Tutto ciò ci ha permesso di conquistare la massima fiducia da parte dei nostri partner bancari.»
Lo scorso anno avete celebrato i 20 anni di Euroansa. Ripensando a questi due decenni di successi, qual è il ricordo o il traguardo che ti rende più orgogliosa? E quali sono le sfide future che avete individuato e le prossime opportunità che puntate a cogliere per continuare a essere leader nel settore?
«Dopo vent’anni, il traguardo di cui andiamo più fieri è che noi quattro soci siamo ancora uniti. Abbiamo affrontato e superato insieme ogni difficoltà, anche quando non eravamo d’accordo, mettendo sempre al primo posto il bene dell’azienda. Come dice sempre Ansano, siamo condannati a crescere, a evolverci e a innovarci per restare competitivi.
Cerchiamo sempre di coinvolgere le persone in questo processo di crescita, dai nostri collaboratori storici fino all’ultimo arrivato. Chiunque può avere un’idea o un punto di vista innovativo che ci permette di raggiungere nuovi traguardi. In questa direzione, il convegno che ha celebrato i nostri vent’anni è stata una grande festa per ringraziare tutti i collaboratori che credono in noi e che, insieme a noi, puntano sempre a migliorarsi e a raggiungere l’eccellenza.
Ho tantissimi ricordi belli, ma se devo pensarne a uno in particolare, mi torna in mente una consulenza che facemmo tanti anni fa. Aiutammo dei clienti un po’ anziani che avevano poche speranze di poter acquistare casa. Grazie al nostro supporto, sono riusciti a ottenere il mutuo. Per ringraziarci, ci dissero che avevano inserito me e Ansano nel loro testamento. Un gesto che ci ha lasciato senza parole e che mi ricorda ogni giorno perché facciamo questo lavoro: aiutare le persone a realizzare i loro sogni.»