Euroansa Storie – Banche italiane: record di profitti e prospettive strategiche per il futuro
Oggi le banche attraversano un momento importante, con bilanci eccezionali e risultati clamorosi. Le principali banche italiane, come Intesa Sanpaolo e Unicredit, hanno registrato utili miliardari. Tuttavia, in generale, l’intero sistema bancario ha beneficiato notevolmente dell’aumento dei tassi e della stabilità del contenzioso sia nel settore privato che aziendale. Per le banche, insomma, quella attuale è una parentesi magica.
Questo periodo rappresenta un’opportunità significativa anche per l’Italia, poiché banche efficienti e redditizie possono reinvestire nel territorio, sostenendo sia le aziende che i privati. Dunque i vantaggi si estendono a tutti e ritengo sia proprio questo il momento propizio per investire.
C’è una percezione sbagliata da parte dei consumatori: si parla spesso di “desertificazione” del sistema bancario. Questo termine, a mio avviso, non è appropriato. Si potrebbe piuttosto parlare di razionalizzazione, con banche più grandi che hanno assimilato quelle più piccole e ridotto il numero di sportelli.
Invece di focalizzarsi sulla “desertificazione”, sarebbe più corretto considerare come il sistema bancario possa utilizzare le attuali risorse economiche per migliorare le competenze della propria rete e dei promotori finanziari, così da offrire una consulenza efficace sia alle aziende che ai privati.
Parlando di ciò che ritengo essere problematico per il sistema bancario, vorrei evidenziare un aspetto in particolare: il settore delle aziende. Si è assistito a un notevole aumento del credito concesso a quest’ultime, sulla base del Mediocredito Centrale dello Stato, che contro-garantiva fino all’80, 60, persino il 100% della cifra concessa. Questa situazione ha certamente facilitato l’accesso al credito per le aziende, apportando benefici all’economia italiana nel complesso.
Tuttavia, ha anche creato una problematica significativa per il sistema bancario: capire quali siano effettivamente le aziende da finanziare, comprendendo appieno le opportunità di finanziamento e distinguendo tra le diverse realtà aziendali.
Il sistema bancario tende a focalizzarsi principalmente sulla disponibilità del Medio Credito Centrale e del Fondo di garanzia, trascurando la valutazione dell’effettiva salute economica delle aziende. È cruciale valutare se un’azienda è economicamente sana, se ha la capacità di garantire continuità nel tempo e di soddisfare le esigenze di bilancio per garantirne la sopravvivenza a lungo termine. Questo, a mio parere, rappresenta un rischio significativo per il sistema bancario. È necessario che quest’ultimo investa in competenza, formazione e sviluppo di profili in grado di valutare le aziende non solo attraverso i bilanci, ma anche analizzando le attività specifiche svolte all’interno di esse.
Ciò potrebbe implicare un ritorno alle visite fisiche presso le aziende per comprendere meglio come vengono svolte le attività e se sono conformi agli standard. Questo è un compito complesso, specialmente in considerazione del problema dell’eccessiva burocrazia nel sistema bancario. I funzionari di banca spesso dedicano troppo tempo a questioni burocratiche, a discapito dei compiti essenziali, commerciali e di verifica dell’accuratezza dei bilanci delle aziende.
L’investimento del sistema bancario dovrebbe mirare alla semplificazione delle procedure burocratiche e alla formazione sulle competenze tecniche necessarie per gestire in modo efficiente le pratiche finanziarie, sia per le aziende che per i privati.
Qui si evidenzia il ruolo chiave del mediatore creditizio: questi, oggi, deve essere la figura competente responsabile dello sviluppo e dell’analisi di un’azienda, compiti tradizionalmente svolti dagli impiegati bancari.
Il mediatore creditizio deve valutare se l’azienda è finanziariamente stabile, comprendere dettagliatamente l’attività del cliente, analizzare sia i clienti che i suoi fornitori per presentare un dossier comprensibile alle banche. Deve consigliare il cliente in modo adeguato, così da garantire un finanziamento efficace e sostenere il funzionamento dell’azienda senza che il rischio cada sullo Stato. È fondamentale che le banche effettuino una valutazione precisa e accurata del cliente, senza affidarsi esclusivamente alle garanzie, per assicurare un credito sano.