Cento e più Storie dopo: Euroansa attraverso le voci di chi la vive.
Con la Storia numero 117, si conclude il lungo viaggio del format “Euroansa Storie”: ideato a fine 2020, il format ha esordito online all’inizio di gennaio 2021, con una pubblicazione costante fino a ottobre 2024. Nato con l’obiettivo di dare voce ai Soci e ai componenti dei vari Back Office su diversi argomenti, nel corso del tempo ha subito un’evoluzione dettata anche dal contesto.
Nei primi due anni, il format è stato soprattutto uno strumento dell’Amministratore Delegato Ansano Cecchini per comunicare con la rete dei collaboratori e, talvolta, con un pubblico più ampio: riflessioni sullo stato dell’arte nel mondo creditizio, sul rapporto con le banche e con le agenzie immobiliari, sui bilanci e sulle prospettive future, sulle strategie da adottare nel lavoro di mediazione del credito, ma anche su temi più laterali, talvolta addirittura filosofici.
Euroansa Storie è stato utile anche per descrivere i vari Back Office attraverso le parole degli stessi componenti, per far comprendere meglio la natura e le funzioni dei diversi reparti. Occasionalmente sono intervenuti anche ospiti esterni all’azienda, come Massimo Cerbai, Responsabile della Direzione Regionale Toscana presso Crédit Agricole Italia, e il sociologo Sergio Sorgi.
All’inizio del 2023, è stata presa la decisione di approfittare degli appuntamenti nella sede centrale di Euroansa a Lucca, in occasione dei Mini Master aziendali, per realizzare alcune interviste ai collaboratori delle varie delegazioni regionali che partecipavano ai corsi, totalizzando circa una sessantina di interviste in tutto, per una durata media che si è progressivamente assestata intorno ai 3 minuti.
Ciascuna di esse si basava sulle stesse quattro o cinque domande poste a ogni ospite. Nello specifico, venne chiesto loro da dove venissero e come avessero conosciuto Euroansa; come si fosse evoluto nel tempo il loro lavoro di mediatore del credito; come andasse il lavoro alla data dell’intervista e quali fossero le prospettive future, dal punto di vista di ciascuno. L’idea generale era quella di costruire un breve racconto personale seguendo la linea “passato-presente-futuro”.
Sessanta testimonianze, su una rete che attualmente conta più di 800 collaboratori, costituiscono una percentuale contenuta, ma penso che sia stata comunque una rappresentanza interessante e significativa, molto variegata anche per i diversi caratteri regionali. È stato divertente sentire le varie inflessioni dialettali, le diverse espressività legate alla regione d’origine e i tanti modi diversi di approcciarsi a me come intervistatore e alle domande poste, con lo sforzo di tutti di esprimersi in modo comprensibile e interessante.
Tutti i protagonisti si sono presentati a me talvolta timorosi, addirittura indecisi se fare o meno l’intervista fino all’ultimo, ma sempre con grande gentilezza e cordialità, ben disposti e amichevoli. Anche questo secondo me definisce la natura della rete dei collaboratori di Euroansa e quindi Euroansa stessa.
Nel primo periodo delle interviste, gli intervistati non conoscevano ancora il format Storie e, di conseguenza, le risposte erano del tutto spontanee. A un certo punto, mi sono accorto che alcuni collaboratori arrivavano preparati, avendo già pensato alle risposte. Qualcuno si è presentato con degli appunti scritti, dimostrando di tenerci a fare una buona intervista.
Ciascuno di loro ha raccontato esperienze professionali sul lavoro del consulente del credito, condividendo anche momenti “intimi”, in cui le persone si aprivano a confidenze più personali con grande onestà, sorprendendomi e lasciandomi a volte tra l’imbarazzo e la gratitudine.
Non ho mai avvertito la sensazione che qualcuno dicesse cose perché “dovesse dirle”: ho sempre pensato che le persone stessero dicendo ciò in cui credevano veramente.
Già dopo poche interviste, ho notato che iniziavano a emergere elementi comuni nelle considerazioni sull’azienda e sui Soci di Euroansa, elementi che, rafforzandosi nella ripetizione di più persone, rendevano sempre più credibili le affermazioni sulla natura e i modi dell’azienda.
In primis, il concetto di famiglia: il fatto di sentire che i Soci non sono solo “i capi”, ma sono persone con le quali c’è un rapporto umano che va ben oltre quello professionale, e che fa sentire i collaboratori rispettati, sostenuti e protetti come esseri umani e come professionisti. Diverse testimonianze hanno raccontato di momenti di difficoltà professionale o personale in cui hanno sempre sentito il sostegno umano e materiale dell’azienda.
Inoltre, la trasparenza assoluta nei rapporti e la disponibilità dei componenti dei Back Office, sempre pronti a rispondere alle richieste e necessità della rete; il supporto continuo alla crescita, allo sviluppo di strategie, servizi e prodotti sempre in evoluzione. Tanti racconti descrivono coerentemente i caratteri e le qualità dell’apporto nelle singole vicende personali di tutti i Soci. E, cosa non trascurabile, la Storia è diventata uno strumento di autopromozione per i collaboratori, che hanno condiviso la propria intervista sui canali social.
Alla fine, mi è sembrato un viaggio interessantissimo, pieno di spontanea umanità, intelligenza, professionalità, infinito amore per la propria professione e tanta sana fiducia nel futuro.
Ne emerge il quadro di un’azienda efficiente, luminosa e umana, dove i collaboratori apprezzano un’organizzazione orizzontale, senza compartimenti stagni, in cui possono rivolgersi direttamente ai Soci senza intermediari. Un’azienda in cui gli accordi economici sono chiari e trasparenti e la disponibilità di tutte le varie componenti è assoluta.
Sono convinto che queste 60 testimonianze abbiano costruito e restituito i caratteri salienti della società Euroansa e cosa significhi lavorarci. Per formazione e professione, sono sempre convinto che sia interessante ascoltare le storie delle persone, perché dalle singole storie personali si può trascendere e giungere a considerazioni più generali e universali. Spero di avere ancora l’occasione di ascoltare i collaboratori, raccontare le loro storie e quindi raccontare l’azienda Euroansa attraverso le persone, prima di tutto.