Euroansa Storie – Cos’è il moltiplicatore e perché è la chiave per un’impresa di successo

C’è una frase ricorrente pronunciata da molte persone che vogliono fare impresa oggi: “Se avessi cominciato negli anni ‘60 sarebbe stato tutto più facile, era un altro mondo!”.

C’è addirittura chi rilancia: “Se avessi cominciato a lavorare nel 1929 sarebbe stato tutto ancora più facile! Oggi è diverso, c’è più competizione! È più difficile!”.

A mio parere è tutto il contrario. Oggi fare l’imprenditore è molto più facile che in passato. Le ragioni sono tante, qui ne considereremo solo un paio.

Ad esempio, rispetto al passato si ha più o meno tutto alla nostra portata, nonché di facile accesso. Possiamo contattare la Silicon Valley per ragioni commerciali, mandando un email, ed è probabile che qualcuno ci risponda. Fino a pochi anni fa, tutto ciò sarebbe stato impossibile o quantomeno avrebbe richiesto tempi molto lunghi.

Se il problema non è legato alle possibilità che offre la nostra epoca, cos’è dunque che fa la differenza tra un imprenditore ed un altro? Semplice: il loro “moltiplicatore”.

Il moltiplicatore è un concetto che può essere spiegato in modo molto semplice: se un imprenditore moltiplica i soldi per dieci, avrà molto più successo di chi li moltiplica per uno. Se parte da una base di 100.000 euro, l’anno dopo ne avrà un milione. Un anno dopo ancora, saranno 10 milioni.

Nel momento in cui si decide di fare un’attività imprenditoriale perché vi è alla base un’idea reputata meritevole di sviluppo, è fondamentale capire quale sia il moltiplicatore sottostante. Quanto è scalabile quell’attività? Quanto potrà rendere? In quanto tempo? La differenza rispetto ad un altro imprenditore è tutta qui.

È evidente che c’è chi parte da zero, chi da uno, e l’anno dopo più o meno si equivalgono. Ma dopo tre anni chi moltiplica per dieci è avanti rispetto alla maggior parte dei competitor. Quindi indipendentemente dal partire con poco, dietro la costruzione di un impero c’è un moltiplicatore più alto di tutti gli altri che invece non riescono a far decollare la propria attività.

Chi parte con poco ma moltiplica per dieci non solo ottiene risultati più velocemente ma riesce a fagocitare la concorrenza che partiva con maggiori risorse ma moltiplicava meno.

Qual è la morale di tutto ciò? La stessa con cui siamo partiti a fronte delle obiezioni dell’imprenditore medio: oggi se una persona possiede una buona idea, qualcosa di innovativo da poter mettere in campo, si trova nel posto e nel momento storico giusto per realizzarla.

Solo se ha fame di fare bene e ha il giusto moltiplicatore, è chiaro.