Euroansa Storie – Mutui e prodotti assicurativi: cosa consiglierebbe un buon mediatore

Oggi il sistema bancario offre condizioni e tassi veramente favorevoli, il che apre alla possibilità di stipulare un mutuo per l’acquisto della prima casa a fronte di una rata comoda da pagare.

Ciò tuttavia comporta guadagni inferiori per le banche, il che spiega perché molti istituti bancari – che sono di fatto soggetti privati che vendono qualcosa ai consumatori che si rivolgono ad essi – contestualmente alla pratica di mutuo offrono altri prodotti correlati ad esso. Questi sono solitamente prodotti ad alto guadagno per la banca, pur risultando al contempo anche a tutela del consumatore.

L’esempio classico è il prodotto assicurativo, che in Italia molti ancora non considerano prioritario. La cultura italiana è ancora acerba in termini di assicurazioni e l’italiano medio, sia esso privato o azienda, spesso non riflette sui diversi eventi che potrebbero impattare sulla propria vita e quella della propria famiglia e che potrebbero essere amplificati dalla condizione di indebitamento a cui si va incontro al momento della stipula di un mutuo.

Si pensi ad esempio ai rischi legati alla vita del portatore di reddito familiare o ad una sua possibile futura invalidità. Per non dimenticare i rischi correlati al lavoro, che portano un bravo consulente a consigliare anche un’assicurazione sullo stipendio, buona prassi soprattutto in un’epoca in cui la pandemia ha messo in ginocchio molte aziende, che potrebbero fallire e licenziare i propri dipendenti.

Dunque comprare casa e valutare al contempo la protezione della propria famiglia è più che importante, è fondamentale.

Anche se la normativa IVAS prevede che il beneficiario debba essere il consumatore, è evidente che il sistema bancario vende questo tipo di prodotto a propria tutela. Ciò perché, a fronte di un evento nefasto che travolge chi ha ottenuto un mutuo, questi potrebbe smettere di pagare il finanziamento. La banca si cautela di fronte a tale rischio, guadagnandoci al contempo bene.

Qual è il ruolo del mediatore in tutto questo? Il bravo mediatore, come spesso ripetuto, deve essere in grado di creare nelle famiglie consapevolezza dei rischi potenziali che potrebbero correre, integrando alle polizze già offerte dalla banca quelle che risultano davvero utili in prospettiva futura.

Infatti, per il sistema bancario l’unica assicurazione obbligatoria è quella per incendio/scoppio, mentre un consulente avveduto e qualificato, che ha dunque a cuore il benessere delle famiglie di cui si occupa, considera anche i rischi che impatterebbero anche sul loro tenore di vita: come visto, invalidità e perdita di impiego del contraente sono i primi da considerare.