Euroansa Storie – Naturalezza e Generosità, le due doti più importanti per un bravo mediatore

Quali sono le qualità migliori che deve avere un consulente del credito per fare fortuna nel proprio lavoro, guadagnare bene, piacere alle persone ed essere felice?

A mio parere sono due: essere sé stesso, senza recitare alcuna parte, ed essere generoso.

Un buon commerciale è un professionista che studia, è in perenne aggiornamento e ha tante conoscenze. Tuttavia penso sia sbagliato ostentare il proprio sapere davanti a un cliente.  Significa non comportarsi in modo naturale, né mettersi a pari livello con lui.

Questo spiega come mai uno possa essere laureato alla Bocconi, magari in possesso di due master, e non riesca a fatturare. Sapere tanto non equivale a farsi capire da chi, per ovvie ragioni, non ha la stessa cultura in materia del credito.

Dunque la cosa più importante è che il cliente capisca ciò che gli viene proposto, soprattutto di fronte ad una scelta chiave nella vita di una persona come l’acquisto di una casa. Lì scatta la bravura del mediatore, che deve parlare il linguaggio del proprio cliente e mettersi sullo stesso piano.

Questa regola può essere estesa a qualunque ambito professionale, come nel caso dello sviluppo commerciale e nella gestione dei rapporti con i vari segnalatori di pratiche.

E qui veniamo alla seconda dote: essere generosi nei rapporti e risolvere le problematiche delle persone che si hanno davanti (siano essi clienti, segnalatori o collaboratori) prima ancora che essi lo chiedano. Questo fa davvero la differenza.

Se si mira al successo è necessario stare molto attenti ai dettagli delle persone ed essere molto presenti quando manifestano delle necessità.

È chiaro che le persone generose nella vita rischiano più di altre. Le delusioni possono essere dietro l’angolo, è evidente. Tuttavia la soddisfazione che si riceve in tutti gli altri casi, che solitamente sono la maggior parte, va a ripagare e soddisfare cento volte tanto quanto patito nei momenti più critici.