Euroansa Storie – Il segreto di un team manager? Mantenere la connessione con il mercato
Mi chiamo Gilda Gioia Bellei, sono di Reggio Emilia e lavoro nel mercato della mediazione creditizia dal 2012. Allora, mentre lavoravo per un’altra società, di Euroansa si parlava come di una realtà nascente, magari all’inizio con poche possibilità di emergere. Poi, negli anni, l’abbiamo vista diventare sempre più grande.
Nel momento in cui si è interrotto il rapporto con la società presso la quale lavoravo, considerare il passaggio in Euroansa è stata una logica intuizione, supportata dal pensiero che fosse la società che avrebbe potuto darmi gli strumenti migliori.
Un altro elemento determinante fu l’approccio di Euroansa al settore della mediazione creditizia, simile al mio per raggiungere gli obiettivi che avevo in quel momento della mia vita professionale. Quando ho conosciuto i soci, ho avuto conferma di tutto ciò.
Oggi, oltre a fare il collaboratore e fare consulenza ai privati, gestisco un gruppo di circa 35 colleghi su tre regioni: l’Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia.
Quando sono arrivata in azienda, Ansano è stato chiaro fin dall’inizio: non era presente un area manager e io avrei potuto ricoprire tale incarico. Alla fine, abbiamo trovato un accordo e da allora siamo riusciti ad andare insieme in un’unica direzione. Oggi, dopo tre anni, ritengo che i risultati conseguiti siano stati ottimi.
Gestire un gruppo dislocato su tre regioni significa anche avere il privilegio di conoscere realtà diverse, perché non si comunica allo stesso modo fra Milano e Bologna. Non c’è lo stesso tessuto culturale, non c’è lo stesso cliente e, di conseguenza, non c’è lo stesso collega consulente. Non è affatto facile cercare di trasferire la stessa filosofia aziendale di Euroansa a tutte queste persone, facendole diventare un gruppo omogeneo, che si muove in modo omogeneo e che porta a risultati omogenei.
Credo che Euroansa abbia come grande punto di forza fare sentire le persone apprezzate. Chiunque si sente apprezzato è istintivamente portato a dare del suo meglio, producendo risultati decisamente migliori rispetto a chi è inserito in un contesto in cui non si percepisce stimato.
Far coesistere la parte da consulente, quindi la gestione del cliente, e quella da team manager, ossia la gestione di un gruppo, è impegnativo. Però, secondo me ed i soci, è importante che le due cose coesistano. Non perdere la parte consulenziale è fondamentale per la gestione del gruppo, in quanto questo è un mercato velocissimo, in cui possono cambiare i parametri, la valutazione delle pratiche e i criteri di accettazione delle banche.
Staccarsi completamente dalla gestione del cliente e di un numero di pratiche annue è sbagliato anche perché il ruolo di team manager prevede anche il supporto ai problemi che i colleghi possono porre, a fronte di pratiche complesse o intoppi imprevisti. È per tale ragione che chi deve gestire un gruppo di professionisti non deve perdere mai la conoscenza del mercato.
Si pensa che il futuro debba essere sempre scandito da obiettivi e in parte sono d’accordo. Per questo ho ben chiaro i miei e quelli del gruppo, e li condivido con i soci.
Di sicuro è importante sapere di avere a fianco persone con le quali le cose importanti possono accadere davvero. Quindi quale sarà il futuro con Euroansa forse non l’ho ancora chiaro, ma so che ci sarà futuro con Euroansa.