La stretta di mano che mi ha salvato la vita

Euroansa Storie – La stretta di mano che mi ha salvato la vita

Mi chiamo Eugenio Simoni e lavoro nel mondo della mediazione dal 2000. Nell’arco della mia vita lavorativa ho cambiato pochissime società, solo quattro, l’ultima delle quali è Euroansa, dove sono da ormai cinque anni.

Conosco Euroansa perché mi ha salvato la vita. Ho avuto una bruttissima esperienza con un’altra società di mediazione creditizia che mi stava portando alla rovina. Quando la situazione è precipitata e sono iniziate le minacce legali, Ansano mi ha stretto la mano e mi ha detto di stare tranquillo. Avrebbero pensato a tutto loro. E dire che l’avevo incontrato due volte, non credo fossimo arrivati neanche alla terza!

Al tempo, il mio gruppo era composto da una trentina di ragazzi e tutti hanno deciso di seguirmi. Grazie ad Ansano, siamo riusciti a venirne fuori insieme, in tempi rapidissimi e con una serenità assoluta. E tutto questo, ribadisco, è stato possibile grazie a una stretta di mano.

Nel mio gruppo tutti sanno tutto: la trasparenza è fondamentale, sia dal punto di vista economico che operativo, in qualsiasi ambito. Lavoriamo insieme perché lo vogliamo, non perché ci obbliga qualcuno. Se domani mattina uno dei miei ragazzi mi dicesse di voler prendere lui le provvigioni, uscire dal gruppo e lavorare direttamente con Euroansa, non ci sarebbe nessun problema. Non c’è neanche bisogno di cambiare società: lavoriamo insieme perché crediamo che il lavoro di squadra sia più vantaggioso per tutti.

Abbiamo deciso di stare insieme perché ognuno di noi ha dei talenti specifici: c’è chi è più bravo commercialmente, chi più tecnicamente, chi è più portato a stare in compagnia e a tenere su il morale del gruppo. E questo approccio sta pagando bene per tutti, anche a livello individuale.

Lavorativamente il mio obiettivo è aggiungere dei settori che non ho ancora, come quello aziendale. La difficoltà sta nel fatto non sarò io ad occuparmi di esso, né lo farà Euroansa. La società mi fornirà gli strumenti, ma dal canto mio dovrò trovare le persone giuste per gestire questo settore e supportare gli altri ragazzi. Sfortunatamente, trovare specialisti davvero adatti a questo ruolo non è un compito facile, ma sono convinto che riuscirò a raggiungere la meta.

Un altro obiettivo è ampliare il gruppo: più siamo, più riusciamo a fare, al di là del guadagno.

C’è un vecchio detto commerciale: “Uno più uno non deve fare due, ma deve fare tre“. In questo credo moltissimo.

Del resto, se fa solo due, cosa stiamo insieme a fare?