Quattro chiacchere con… Amedeo Simi
Amedeo Simi ha iniziato il suo percorso professionale in Euroansa nel 2006 come consulente mutui per clienti privati. Dal 2010 è parte del progetto che coordina il servizio di Educazione Finanziaria di Euroansa, un’esperienza che gli ha consentito di acquisire ulteriori competenze specifiche e completare in maniera innovativa la visione complessiva della vita delle persone. Nel 2015 inizia a occuparsi di consulenza e mediazione creditizia alle aziende e oggi è una delle figure principali per lo sviluppo dell’area corporate di Euroansa.
Considerando la tua esperienza nel settore dei finanziamenti aziendali, quali sono stati i cambiamenti più significativi che hai osservato negli ultimi anni nel panorama del credito e come questi hanno influenzato l’approccio di Euroansa?
Fino a pochi anni fa, le aziende riuscivano a mantenere un rapporto efficace con la banca perché il direttore di filiale aveva autonomia di delibera. Questo gli permetteva di venire incontro alle esigenze dell’azienda anche all’ultimo minuto, talvolta “mettendo una toppa”. Le aziende, in questo modo, potevano utilizzare una forma tecnica non perfettamente idonea alla finalità, ma riuscivano comunque a ottenere le somme necessarie per portare avanti l’attività.
Oggi la situazione è radicalmente cambiata: non si può più improvvisare. Per presentarsi al sistema bancario, un’azienda deve essere ben preparata, sia nella sostanza che nella documentazione, altrimenti non verrà finanziata.
In un contesto in cui le banche tendono a ridurre i punti di contatto con i clienti, chiudendo filiali e diminuendo il livello di servizio, le aziende sentono il bisogno di una consulenza completa, sia strategica che operativa. L’obiettivo è aiutare l’imprenditore a comprendere il funzionamento del sistema bancario e come la propria azienda viene valutata.
La consulenza serve anche a pianificare con anticipo, in modo da rientrare sempre nella fascia di aziende finanziabili. I prodotti di finanziamento, in quest’ottica, diventano una naturale conseguenza delle necessità finanziarie dell’impresa.
C’è stato un caso specifico in cui la tua conoscenza del mercato si è rivelata particolarmente utile per un’azienda cliente di Euroansa, magari evidenziando come hai superato sfide specifiche o identificato opportunità inaspettate?
Sì, ci sono stati diversi casi. In pratica, la conoscenza del mercato e la competenza fanno sempre la differenza. È impossibile fare il consulente senza solide competenze.
Per esempio, per un’azienda con un fatturato di 30 milioni di euro e un utilizzo eccessivo della leva bancaria, abbiamo modificato la struttura aziendale creando una holding e delle società di scopo per ogni singola commessa. Questo ha permesso una gestione contabile più chiara e una suddivisione dei rischi. Le società di scopo, pur essendo start-up, hanno potuto beneficiare dell’applicazione della full liability, acquisendo lo scoring della capogruppo ma escludendo l’indebitamento del gruppo nella fase iniziale della valutazione del rating. In questo modo siamo riusciti a presentare tutte le richieste all’organo deliberante e ad ottenere i finanziamenti necessari.
In un contesto economico in continua evoluzione, quali ritieni siano le competenze e le conoscenze più cruciali che un consulente come te apporta al processo di mediazione creditizia per aiutare le aziende a prendere decisioni strategiche e sostenibili nel lungo termine?
Sono richieste ampie competenze trasversali: bisogna conoscere le varie tipologie di organizzazione aziendale e la relativa documentazione necessaria. È fondamentale saper leggere e analizzare i bilanci, conoscere i principi contabili e la logica della loro redazione. Occorre inoltre conoscere il settore e il territorio in cui opera l’impresa, studiare il funzionamento del sistema bancario e i parametri che le banche utilizzano per valutare le richieste di credito.
Inoltre, è cruciale supportare l’imprenditore nella pianificazione, anche grazie a strumenti informativi e di analisi.
Aggiungo infine che chi si occupa di mediazione creditizia, grazie ai volumi generati con le banche, ha un grande vantaggio rispetto ad altri consulenti: anche a parità di competenza, un consulente Euroansa dispone di una rete più ampia di contatti bancari, che va dalle filiali fino alle direzioni generali. Questo rappresenta un vantaggio concreto nella capacità di comprendere il sistema bancario e presentare efficacemente le richieste di credito.