Manovra di Bilancio 2026: tutte le novità su mutui, ristrutturazioni e bonus casa

Il 2026 dovrebbe aprirsi con importanti novità per chi vuole acquistare casa, ristrutturare un immobile o investire nel settore residenziale.
La manovra di bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento e in attesa di approvazione definitiva, introduce una serie di misure fiscali e agevolazioni mirate a sostenere famiglie, giovani e investitori in una fase in cui il mercato immobiliare sta ritrovando equilibrio dopo anni di oscillazioni. Tra ritorni attesi, conferme e nuove formule, le opportunità non mancano, ma per coglierle appieno è necessario avere informazioni chiare e aggiornate.
Uno dei punti più discussi della manovra riguarda la possibile reintroduzione del Bonus Casa Green 2026, che consentirebbe di detrarre il 50% dell’Iva versata per l’acquisto di immobili residenziali in classe energetica A o B, ceduti da imprese costruttrici o da organismi di investimento immobiliare.
L’emendamento mira a ripristinare un incentivo che in passato si era dimostrato particolarmente efficace nel sostenere la domanda di abitazioni nuove e ad alta efficienza energetica. La detrazione, suddivisa in dieci anni, varrebbe per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2028. Una misura in linea con gli obiettivi europei sul risparmio energetico, particolarmente interessante per chi guarda al mattone come investimento sostenibile.
Un secondo emendamento collegato propone inoltre un rafforzamento del bonus per gli under 36 con ISEE fino a 40.000 euro, qualora acquistino un immobile riqualificato e migliorato di almeno due classi energetiche. L’obiettivo è favorire contemporaneamente sostenibilità e accesso alla prima casa.
La manovra di bilancio 2026 su mutui e ristrutturazioni conferma un altro pilastro importante: il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa gestito da Consap. Il fondo, essenziale per l’accesso al credito di giovani e famiglie numerose, prevede la copertura del 50% come regola generale; 80% per under 36 con ISEE entro 40.000 euro; 90% per famiglie con almeno cinque figli. Lo stanziamento previsto ammonta a 270 milioni di euro l’anno per il biennio 2026–2027, più ulteriori 75,6 milioni già previsti per il 2025. In totale oltre 440 milioni, destinati a garantire continuità e capillarità a uno strumento che negli ultimi anni ha permesso a molti giovani di compiere il passo verso la prima casa.
Un’altra modifica rilevante riguarda il tanto atteso aggiornamento dei criteri di calcolo dell’ISEE, che verrebbe alleggerito dal peso patrimoniale dell’abitazione principale e ampliato con nuove franchigie: 91.500 euro nei piccoli comuni, 120.000 euro nelle città più grandi, più una maggiorazione di 2.500 euro per ogni figlio convivente (dal secondo in poi). Questo ampliamento permetterebbe a molte più famiglie di accedere a agevolazioni, bonus casa, assegno unico e misure di welfare. Un cambiamento particolarmente significativo per nuclei monoreddito e famiglie numerose.
Sul fronte delle ristrutturazioni, la manovra conferma (salvo modifiche in corso d’opera) le principali agevolazioni attualmente in vigore:
- Bonus ristrutturazioni 50% fino a 96.000 euro per la prima casa, prorogato fino al 2028, 36% sulle seconde abitazioni.
- Bonus Mobili, con una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro per arredi ed elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione.
- Confermati Ecobonus e Sismabonus secondo la normativa ordinaria.
- Superbonus limitato agli immobili colpiti dal sisma 2016, con detrazione al 110% in dieci anni e senza cessione del credito o sconto in fattura.
Non mancano nel testo in discussione in Parlamento novità sul fronte degli affitti brevi e delle seconde case. La cedolare secca è confermata al 21% per il primo immobile locato con contratti brevi, mentre per i successivi si prevede un aumento dell’aliquota al 26%, anche se la misura è ancora in fase di valutazione parlamentare e non è definitiva. A partire dalla terza unità affittata, l’attività verrebbe considerata di tipo imprenditoriale, con obbligo di partita IVA.
Per quanto riguarda l’IMU, i Comuni potranno introdurre agevolazioni per le seconde case non utilizzate né affittate, ma le abitazioni destinate agli affitti brevi non potranno beneficiare di tali sconti.
Sul fronte dei mutui e mercato immobiliare, il contesto macroeconomico mostra segnali di stabilizzazione. I tassi di interesse, dopo la discesa del 2024–2025 voluta dalla BCE, stanno trovando un nuovo equilibrio mentre si attende di capire le evoluzioni legate alla situazione internazionale.
In questo scenario, capire come la manovra di bilancio 2026 influenzi mutui e ristrutturazioni diventa essenziale per fare scelte consapevoli. La presenza di normative diverse, tempistiche da rispettare e condizioni bancarie in continua variazione rende difficile orientarsi da soli. Per questo affidarsi a un consulente esperto Euroansa può fare la differenza.
I consulenti del credito Euroansa analizzano le esigenze personali, verificano l’accesso ai fondi di garanzia, confrontano le migliori offerte di mutuo e guidano il cliente anche nella gestione documentale. Soprattutto, restano al fianco del cliente anche dopo la stipula, monitorando l’andamento del mercato per proporre eventuali surroghe o rinegoziazioni vantaggiose.
Del resto, acquistare o ristrutturare un immobile rimane una delle decisioni più importanti nella vita di una persona o di una famiglia. Affrontarla con consapevolezza, strumenti aggiornati, informazioni affidabili e un consulente creditizio competente è il modo migliore per trasformare il nuovo contesto in un vantaggio concreto.


