Conoscere gli strumenti di comunicazione è il primo passo per comunicare in modo efficace

Mezzi di comunicazione

Anche per un consulente del credito un’efficace strategia di comunicazione sul web può contribuire a incrementare il business e i contatti, nonché migliorare il rapporto con i clienti fidelizzati.

Comunicare è tanto facile quanto complesso, nelle sue infinite sfumature. Spesso si pensa che il contenuto o persino la sola buona intenzione basti per soddisfare il nostro interlocutore, quando nella realtà dei fatti sono numerosissimi gli studi che dimostrano come il mezzo scelto per comunicare e la modalità con lo si fa, risultino decisivi in una comunicazione efficiente.

Negli anni ’60 del secolo scorso, un sociologo di nome Marshall McLuan pubblicò un libro dal titolo “The medium is the message” che rifletteva come il mezzo con il quale si comunica sia in sé la comunicazione stessa. Spesso, infatti, comunichiamo perché è il mezzo di comunicazione a stimolare il nostro messaggio e a dettare il successo o il fallimento del contenuto.

Per sintetizzare e attualizzare il concetto, mettereste mai un’immagine di testo su Instagram? Difficile. C’è chi lo fa, pensando sia un sistema innovativo per catturare l’attenzione. Ma il fatto che Meta (ex Facebook) abbia previsto nel suo bouquet di servizi un social/mezzo specifico per ogni tipo di interazione dovrebbe far riflettere.

Va da sé che ogni professionista, per rivolgersi ai propri clienti e comunicare la propria attività e il proprio brand deve conoscere e valutare il mezzo che sta utilizzando. Vi è infatti una costante illusione di comunicare direttamente con i nostri contatti quando, nella realtà dei fatti, stiamo parlando ad un mezzo che a sua volta analizza e classifica tutti i post che possono essere mostrati nella bacheca degli utenti.

Questa classificazione avviene secondo una serie di parametri e istruzioni, mutevoli, invisibili e talvolta sconosciuti persino a molti addetti ai lavori, che vanno dal semplice orario di pubblicazione fino alla tipologia di contenuto testuale e visivo, più o meno originale, più o meno in linea con i trend del momento, più o meno vantaggioso per gli interessi economici sottostanti al social network stesso.

Ad esempio, pochi sanno che non tutti i follower di un profilo Facebook vedono effettivamente i post che questo produce, in quanto il social network lo propone in maniera organica (non pagata) solo ad una percentuale di essi. Pagando, è possibile aumentare la platea, anche al di fuori dei contatti. Smettendo di pagare, magari perché non sono stati ottenuti i risultati sperati, i messaggi vengono presentati ad un numero di persone molto inferiore, così da indurre a spendere nuovamente nell’advertising.

Dunque, nell’utilizzo di un social network o di qualunque mezzo di comunicazione, dobbiamo ricordarci che stiamo parlando con una macchina che fungerà nel bene e nel male da intermediario. Solo avendo questo in mente, sarà possibile utilizzare adeguatamente tale macchina, definendo strategie in grado di elaborare contenuti vincenti, garantire una periodicità di pubblicazione, stimolare l’interazione con il proprio pubblico e conquistarne altro.

Ma quanto sopra non basta. In ogni nostra espressione, indipendentemente dal mezzo utilizzato, è necessario pensare sempre che stiamo comunicando in qualità di professionisti non solo per noi ma anche per la nostra azienda. Quest’ultima ha un’identità e una politica ben precisa che non va assolutamente dimenticata. Possiamo dunque creare un contenuto perfetto per il mezzo e raggiungere una platea molto ampia, ma la comunicazione digitale non può e non deve distaccarsi dal salvaguardare l’integrità del brand. Ad esempio, nell’ambito della mediazione creditizia non andranno mai usati riferimenti al gioco d’azzardo, alla politica, a fazioni di qualunque natura.

Il professionista deve svestirsi dalle proprie passioni ed essere lo specchio della propria azienda, rispettando i dettami riportati nei manuali di brand. Potrà così comunicare adeguatamente e acquisire una buona reputazione.

Solo grazie ad essa il mediatore creditizio può essere avvolto da quell’aura di fiducia e di professionalità che porterà un potenziale cliente a convincersi ad affidargli un compito importante, come quello che lo aiuterà ad acquistare casa.

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