Giornata mondiale dell’imprenditore: il contributo di Ansano Cecchini
Il 21 agosto si celebra la Giornata Mondiale dell’Imprenditore, un’occasione speciale per riflettere sul ruolo cruciale dell’imprenditoria nel nostro tessuto sociale ed economico. In Italia, questo settore è vitale e dinamico, contando secondo i dati più recenti di Unioncamere e ISTAT circa 5 milioni di imprese attive.
Questo ecosistema è in costante evoluzione, con un saldo positivo tra nuove aperture e chiusure che, nel 2024, si attestava attorno alle 37.000 unità. La stragrande maggioranza di queste imprese è costituita da piccole e medie realtà, che rappresentano l’ossatura della nostra economia e un motore fondamentale per la crescita e l’innovazione.
Il World Entrepreneur Day ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza dell’imprenditorialità e di incoraggiare le nuove generazioni a intraprendere percorsi d’impresa. Per l’occasione, abbiamo intervistato Ansano Cecchini, Amministratore Delegato di Euroansa, per capire meglio quali sono le sfide e i valori che definiscono l’imprenditore di oggi.
Ansano, la Giornata Mondiale dell’Imprenditore celebra quelle figure che, con visione e audacia, riescono a trasformare le idee in realtà concrete. Secondo te, qual è il valore più grande che un imprenditore può portare alla società oggi?
«Senza dubbio, il valore più grande per un imprenditore è la visione: la capacità di immaginare un futuro e di volerlo realizzare. In un mercato in continuo cambiamento, però, questa visione deve essere accompagnata da una grande elasticità mentale. Un imprenditore deve saper cambiare rotta velocemente di fronte agli ostacoli.
L’altro aspetto fondamentale è la capacità di circondarsi delle persone giuste. Nessuno può farcela da solo. Il vero talento di un leader sta nel saper tirare fuori il meglio dai propri collaboratori, creando una squadra che non si limiti ad annuire, ma che offra feedback onesti e costruttivi.»
Il mondo di oggi è in continuo cambiamento, tra nuove tecnologie e le esigenze dei clienti che evolvono. Quali sono, a tuo parere, le sfide più grandi che un aspirante imprenditore dovrebbe considerare se volesse avviare un’attività nel settore della consulenza del credito oggi?
«Il settore della mediazione creditizia è altamente competitivo e con margini di guadagno non elevatissimi. Infatti, la più grande barriera di ingresso per le società di consulenza creditizia è proprio questa. In un’azienda dove i margini sono ridotti si può sbagliare poco e, per questo motivo, bisogna puntare tutto sul brand.
Il brand non si costruisce solo con i numeri, che pure sono importanti, ma con l’idea di fondo che lo anima. Un’idea che infonda nelle persone che lavorano per l’azienda la fiducia di stare costruendo qualcosa di unico e di avere un futuro.
In questo settore, il capitale umano è il vero valore dell’azienda. Certo, l’innovazione e altri fattori contano, ma la squadra è ciò che fa davvero la differenza.»
Nelle tue risposte, hai sottolineato più volte l’importanza delle relazioni umane e della creazione di un team affiatato. In un mondo che corre verso l’innovazione tecnologica, come l’intelligenza artificiale, quale ruolo avranno le persone? Come conciliare in futuro la componente umana con la crescita tecnologica, sia per il successo di un’azienda come Euroansa sia per supportare le nuove generazioni di imprenditori?
«La sfida del futuro è importante e la differenza la farà chi saprà sfruttare le opportunità che la tecnologia offre. Per un’azienda che va bene come Euroansa, è fondamentale avere il coraggio di cambiare e investire in innovazione, specialmente in strumenti come l’intelligenza artificiale.
L’altro elemento chiave, però, sono le relazioni. Creare network di lavoro e collaborazioni esterne è indispensabile per intercettare nuove parti di mercato. Ben vengano le innovazioni tecnologiche, ma sono convinto che la capacità di stare insieme e di creare relazioni autentiche sia un aspetto insostituibile.
Euroansa ha oggi le risorse e la visione per innovare e creare qualcosa di nuovo. Sarà il nostro prossimo passo, obbligatorio per emergere e continuare a crescere nei prossimi dieci anni.
Il nostro obiettivo è usare l’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza, ma allo stesso tempo continuare a investire sulla formazione e sulla crescita della nostra rete, perché sono le persone il vero motore del nostro successo.»