La BCE taglia i tassi di interesse dopo cinque anni: benefici per il mercato e vantaggi per le famiglie.
Nuova linfa per il mercato immobiliare, per i mutui e per i prestiti. Il 6 giugno 2024, a Francoforte, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di tagliare di 25 punti i tre tassi di interesse di riferimento.
Si tratta della prima riduzione dei tassi da settembre 2019, prevista da tempo – come da nostro precedente articolo – e a lungo attesa dopo una serie record di dieci rialzi consecutivi. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale scendono rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 12 giugno 2024.
«Abbiamo deciso di tagliare i tassi perché la fiducia nel percorso futuro dell’inflazione è aumentata negli ultimi mesi: queste decisioni non accadono per caso», ha affermato la presidente della BCE Christine Lagarde in conferenza stampa, dopo la riunione del Consiglio Direttivo. Lagarde ha poi evidenziato che la decisione arriva dopo due fasi ben precise: «La prima ha visto consistenti aumenti dei tassi, mentre la seconda una pausa da settembre 2023. Ma, al momento dell’inizio della prima fase, l’inflazione era a doppia cifra, al 10,2%, mentre all’inizio della seconda era al 5,2%. Oggi invece è al 2,6%. In ogni passaggio, ogni volta che abbiamo deciso di cambiare direzione, l’inflazione era dimezzata».
Chi si aspettava l’annuncio di un percorso di tagli progressivi ai tassi, però, è rimasto deluso. La BCE non ha assunto nessun impegno sui futuri tagli. «Per determinare livello e durata adeguati della restrizione – si legge nella nota stampa diffusa dopo la riunione – il Consiglio Direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni verranno definite di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi».
In ogni caso, le decisioni della BCE hanno rimesso subito in moto il mercato immobiliare, aprendo nuove prospettive per cittadini, consumatori e famiglie. La FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) ha subito sottolineato che, già con questo primo allentamento della politica monetaria, arriveranno vantaggi significativi per le famiglie, sia per comprare casa che per acquistare automobili o elettrodomestici.
La FABI ha inoltre ricordato che, in previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell’Eurotower, già da tempo le banche hanno anticipato la prevista riduzione dei tassi e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi.
Finalmente, un quadro di insieme che comincia a diventare positivo. Per quel che attiene i mutui, gli effetti saranno immediati sui contratti esistenti, con benefici importanti per i mutuatari a tasso variabile, colpiti dai rialzi del 2022-2023. Probabile una spinta ulteriore alle surroghe, mentre, per i nuovi mutui, le condizioni saranno migliori per tutti, a prescindere dal tasso. Lo stesso varrà per chi accenderà un contratto di finanziamento.
In questo mutato scenario che consente un nuovo slancio al mercato immobiliare, diventa ancora più importante che cittadini, consumatori e famiglie abbiano una bussola per orientarsi e cogliere le occasioni migliori, facendo così le scelte più aderenti alla propria situazione.
In questo senso, tramite il lavoro dei propri consulenti, Euroansa è pronta ad assistere i clienti per gestire al meglio i contratti di mutuo già esistenti o pianificare la sottoscrizione di uno nuovo per l’acquisto di un immobile.
Euroansa ha nella propria mission aziendale la stabilità e la felicità dei propri clienti e considera l’acquisto di una casa uno dei pilastri fondamentali per il ciclo di vita di ogni individuo. Che sia per la prima o per la seconda casa, stipulare un mutuo è sempre un buon affare, sia in termini di risparmio che di investimento per il futuro, in quanto consente di patrimonializzare e ottenere stabilità economica per le famiglie. Adesso lo diventa ancora di più grazie alle nuove possibilità determinate dal taglio dei tassi di interesse da parte della BCE.