Squadra, supporto, successo: i miei anni in Euroansa

Euroansa Storie – Squadra, supporto, successo: i miei anni in Euroansa

Mi chiamo Fabrizio Varone, sono di Roma e lavoro in Euroansa da oltre sette anni, ricoprendo il ruolo di team manager per l’area Lazio. Quando conobbi Luca, Mario, Ansano e Olivia fui subito colpito dalla loro coinvolgente fiducia. Questa impressione mi portò a firmare quasi immediatamente per Euroansa.

Nonostante siano passati tanti anni, il rapporto tra noi rimane forte. Ogni volta che vado in sede provo una grande soddisfazione in termini di relazione con loro, qualcosa di davvero appagante. C’è un dialogo aperto e sincero, cosa che considero il segreto di una collaborazione tanto duratura.

Dopo anni trascorsi peregrinando tra varie realtà, ho trovato in Euroansa un vero e proprio “focolare” lavorativo. Il mio lavoro è cambiato radicalmente, evolvendosi in modo straordinario fino a livelli molto gratificanti. Questo è dovuto all’impegno personale, senza dubbio, ma anche grazie al sostegno ricevuto da tutta l’organizzazione. In Euroansa tutti lavorano insieme verso obiettivi comuni, grandi o piccoli che siano.

Il nostro successo risiede in questo spirito di squadra. A livello burocratico e amministrativo la situazione negli anni è divenuta un po’ più complessa ma abbiamo migliorato significativamente i rapporti con le banche e le pratiche amministrative. La nostra rete di convenzioni bancarie si è estesa notevolmente negli ultimi anni.

Il supporto del Back Office è costante, disponibile a qualsiasi ora. Con alcuni dei suoi componenti ho un rapporto tale da avere anche il numero di cellulare privato, quindi se ho un dubbio alle 20:00 mando un messaggio e dopo dieci minuti mi arriva la risposta al quesito. Questo dà veramente una marcia in più perché sai che non sei solo.

Anche da un punto di vista economico, Euroansa ha sempre premiato il nostro impegno. Il piano Stock Grant dell’anno scorso, per esempio, è stato una sorta di regalo di Natale perché è arrivato in quel periodo, al di là del fatto fosse il termine naturale di un piano condiviso da anni. Un premio non solo economico ma anche simbolico del nostro impegno e della crescita aziendale.

Guardando al futuro, spero di restare in Euroansa fino alla pensione, fosse anche a ottanta anni, magari ricoprendo un ruolo di maggiore responsabilità. Mi piacerebbe restituire alla società e ai colleghi quanto ho ricevuto in questi anni. Spero di avere l’opportunità di continuare a crescere professionalmente, non solo nelle competenze specifiche, ma anche in nuovi ambiti all’interno di una società che considero ormai casa mia.