Panta Rei

Flavio Caleffi

Mediatore del Credito

Cresciuto tra i numeri. Adottato dalle parole.

Posso riassumere con queste due frasi tanto contrapposte, quanto complementari, un percorso accademico e professionale che sembra più un’avventura partita dal corso di finanza e risk management all’università di Parma e giunta fino in Euroansa, che mi ha portato a definirmi con orgoglio come mediatore del credito.

Facciamo un passo indietro e torniamo alla mia passione per i numeri, per i rischi e per lo studio di una metodologia che mi ha permesso di capire che dietro ogni numero c’è una relazione e dietro ogni valutazione di un rischio c’è una ragione che ha poco di matematico e molto di relazionale ed emotivo. Forte di queste conquiste conoscitive e di innumerevoli ore di studio, ho conseguito la laurea magistrale in finanza e risk management con il massimo dei voti.

E poi via, verso l’inizio dell’avventura nel mondo del lavoro!

Ho lavorato nelle assicurazioni, comparto vita e retail, dove ho macinato chilometri, conosciuto persone, parlato molto ed ascoltato tantissimo; questo mi ha permesso di compiere il primo passo, che è sempre il più difficile, quello del capire che per parlare di numeri, bisogna parlare al cuore delle persone, altrimenti il numero rimane tale, e come tale resta un oggetto misterioso.

Ho lavorato anche in banca, a Roma, per confrontarmi con il sapore, il caos e la pressione della metropoli; perché non esiste la valutazione del rischio senza aver visto muovere il denaro; ed il denaro si muove sulle passioni. Questa esperienza mi ha permesso di completare il cerchio: dai numeri alle parole, dalle parole alle emozioni, dalle emozioni alle persone.

Durante questi anni ho aggiunto altri chilometri alla strada per frequentare e conseguire un Master nei fine settimana presso il Politecnico di Milano.

E finalmente la mia dimensione è giusta: sono mediatore del credito. E, come scritto in anticipo all’inizio, con orgoglio rappresento Euroansa la cui qualità maggiore è quella di dare veramente valore alle persone, sposando la filosofia che maggiormente preferisco: tutti vanno ascoltati perché tutti hanno molto da dire e nessuno è uguale a chi lo precede e chi lo segue.

Chiudo con un piccolo aneddoto economicamente nerd: se cercate il tizio che sugli aggiornamenti economici vi dice “ve l’avevo detto” riferendosi alle ultime news, beh, quello sono io, non abbiate paura.

PUBBLICAZIONI

Panta rei. Tutto scorre.

Nessuna comunicazione raggiunge l’attenzione dell’interlocutore e dell’ascoltatore se non rompe la barriera emotiva, prima ancora che la sfera razionale. Un messaggio, per essere d’impatto ed essere ricordato, deve colpire le emozioni.