Taglio dei tassi BCE: un’opportunità concreta, da cogliere con la guida giusta
Il mese di giugno 2025 ha segnato una svolta decisa per la politica monetaria dell’Eurozona. Con l’ottavo taglio consecutivo dei tassi dal 2023, la Banca Centrale Europea ha ridotto di altri 25 punti base il costo del denaro, portando il tasso sui depositi al 2,00%: una soglia definita “neutrale” dagli analisti, in linea con un’inflazione finalmente rientrata nei pressi del target del 2%.
Secondo la presidente Christine Lagarde, questo taglio potrebbe segnare la conclusione del ciclo di allentamento monetario: «La BCE giunge alla fine di un ciclo di politica monetaria che rispondeva a una serie di shock sovrapposti, inclusi il Covid, la guerra in Ucraina e la crisi energetica. Ora siamo ben posizionati per affrontare un contesto di estrema incertezza, valutando le prossime mosse in base ai dati disponibili».
Stando alle prime stime, il taglio dei tassi si traduce immediatamente in risparmio per le famiglie. Il TAN medio sui mutui a tasso variabile scende al 2,58%, con un risparmio di circa 18 euro al mese su un mutuo da 140mila euro a 20 anni, pari a oltre 4.000 euro complessivi lungo tutta la durata del finanziamento.
Tuttavia, secondo la FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) i vantaggi potrebbero non estendersi in modo uniforme: «Il taglio della BCE è un segnale forte, ma ora serve uno scatto anche dalle banche per trasferire i benefici a famiglie e imprese», ha dichiarato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Federazione. «Se il settore bancario tiene socchiusa la porta, il rilancio dell’economia rischia di restare sulla carta».
Nelle ultime settimane, a sorprendere è stato il ritorno alla ribalta del tasso variabile, che potrebbe diventare ancora più competitivo nei prossimi mesi, spinto da un Euribor in netto calo, oggi sotto il 2% per la prima volta da gennaio 2023.
Con una rata mensile più leggera e la prospettiva di ulteriori vantaggi, il tasso variabile torna ad essere una soluzione interessante. Naturalmente, è fondamentale valutare, insieme a consulenti esperti come quelli di Euroansa, l’effettiva capacità del contraente di far fronte a possibili variazioni future del mercato. Non va dimenticata l’estrema delicatezza dell’attuale contesto internazionale, con un nuovo fronte di guerra apertosi recentemente tra Israele e Iran.
Va inoltre considerato che alcune banche, per strategie commerciali, stanno applicando spread più bassi sui mutui a tasso fisso rispetto a quelli variabili, annullando di fatto il vantaggio iniziale di questi ultimi. Una situazione, dunque, molto fluida e in continua evoluzione, che richiede valutazioni caso per caso, con il supporto dei consulenti dei credito Euroansa.
I segnali positivi si estendono anche al mercato immobiliare e, secondo le previsioni, dovrebbero proseguire per tutto l’anno. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel primo trimestre 2025 le compravendite sono salite dell’11% su base annua. La quota di acquisti con mutuo è arrivata al 45,8%, mentre il tasso medio sui nuovi contratti è sceso al 3,2%.
La prima casa resta protagonista, con oltre il 70% delle operazioni.
In ripresa anche il mercato delle locazioni, con un incremento dell’1% nei nuovi contratti rispetto al primo trimestre 2024 e una crescita del 5% nei canoni annui pattuiti. Aumentano in particolare i contratti transitori, quelli a canone concordato e quelli per studenti.
Per quanto riguarda invece il PIL dell’Eurozona, la stima di crescita è dello 0,9% per il 2025 e dell’1,1% nel 2026. La BCE osserva con attenzione l’evoluzione macroeconomica. Segnali positivi arrivano dal mercato del lavoro e dai consumi, ma resta alta la cautela per l’impatto della questione dazi USA-Europa.
Il 2 luglio 2025 scade la moratoria commerciale voluta da Washington e, se non si troverà un accordo, potrebbero scattare nuove tariffe, con effetti negativi sull’economia reale.
È il momento giusto per agire e valutare le opportunità disponibili: accendere un mutuo, valutare una surroga o semplicemente capire quale prodotto sia più adatto alla propria situazione. Ma in un mercato che cambia così rapidamente, serve una guida esperta.
L’ulteriore taglio dei tassi deciso dalla BCE offre una reale opportunità. Ma per trasformarla in un risultato concreto servono consapevolezza e valutazione attenta di tutte le opzioni. È fondamentale affidarsi a chi sa leggere i dati e interpretare le tendenze. Per questo i consulenti Euroansa sono al fianco di famiglie e imprese per individuare la soluzione giusta, al momento giusto.