Alfonso Paura

Consulente creditizio – Educatore finanziario

Mi occupo di Consulenza creditizia dal 2001.

Affianco i clienti, Famiglie e Aziende, nella elaborazione di attente analisi prima di scegliere la soluzione creditizia più adatta alle proprie esigenze, riducendo e, nella maggior parte dei casi, azzerando i rischi di errori critici.

In merito alla mia relazione professionale con le Aziende, il focus riguarda la Finanza d’impresa e la Negoziazione bancaria. Aiuto gli imprenditori a tenere sotto controllo i numeri della propria azienda affiancandoli sia nell’analisi finanziaria, sia nella negoziazione efficace con le banche. L’esperienza maturata in più di 20 anni nel settore del credito mi consente di conoscere molto bene le dinamiche bancarie e questo fa si che io possa condividere con l’Impresa i “segreti” per valutarsi con gli occhi di una banca.

Nella mia consulenza, dedico particolare attenzione alla gestione del rapporto Banca-Impresa, non solo nell’ottica della più efficace gestione del rapporto stesso, ma anche nella individuazione, dal punto di vista tecnico, delle migliori forme di finanziamento. Con ogni imprenditore che incontro ho un obiettivo “Voglio che l’imprenditor prenda coscienza dell’importanza di investire nella propria azienda e su se stesso”. In altre parole, aiuto le Aziende ad acquisire la necessaria cultura finanziaria affinché possano rappresentare correttamente la loro generazione di valore e formulare correttamente il loro piano d’impresa con l’obiettivo di raggiungere e mantenere nel tempo l’equilibrio economico-finanziario-patrimoniale.

PUBBLICAZIONI

Si può fare a meno delle banche?

Il mercato italiano è storicamente bancocentrico, nel senso che le banche sono protagoniste quasi assolute del finanziamento delle aziende.  Le aziende infatti hanno bisogno delle banche per vari motivi.

Banca vs Azienda…un rapporto degno di “Non ci resta che piangere”

“Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un fiorino!” Esiste forse qualcuno che non ricordi questa battuta, tratta dalla celeberrima scena del film “Non ci resta che piangere”? Abbiamo riso tanto e personalmente continuo a farlo anche oggi dopo averla vista almeno venti volte.