Mutui 2025: tassi in discesa, conviene rinegoziare o surrogare?
Dalla seconda metà del 2024 all’inizio del 2025, la BCE ha intrapreso una nuova serie di riduzioni dei tassi di interesse, con l’obiettivo di stimolare l’economia e facilitare l’accesso al credito per famiglie e imprese. Questi tagli hanno inciso significativamente sul mercato dei mutui, offrendo opportunità di risparmio sia per chi ha già un mutuo in corso sia per chi intende stipularne uno nuovo.
L’ultimo taglio, deciso in occasione della riunione dello scorso 30 gennaio, è stato di 25 punti base: il tasso sui depositi è pari al 2,75% e quello di rifinanziamento al 2,90%.
Con il calo dei tassi, le rate dei mutui 2025 stanno già diminuendo e potrebbero scendere sotto il 3% nei prossimi mesi, rispetto a livelli superiori al 5% nel 2023.
Lo ha confermato anche il sindacato bancario Fabi, che, subito dopo il nuovo taglio deciso dalla BCE, ha ricordato come “dall’inizio del 2024, le banche, in previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell’Eurotower, hanno anticipato la prevista riduzione dei tassi e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi. Ne conseguono vantaggi significativi per le famiglie, sia per l’acquisto di una casa che per automobili o elettrodomestici”.
Con il calo dei tassi, molti italiani si chiedono se convenga rinegoziare il mutuo nel 2025 con la propria banca o optare per una surroga verso un istituto con condizioni più favorevoli.
La surroga consente di trasferire il mutuo da una banca all’altra, mantenendo invariati l’importo residuo e la durata, ma con condizioni riviste, in particolare sul tasso di interesse. È una soluzione vantaggiosa per chi ha un mutuo a tasso variabile, poiché consente di ottenere un tasso più basso. La surroga rappresenta una delle migliori opportunità di risparmio, con una riduzione significativa della rata mensile. Tuttavia, è importante valutare i costi legati alla procedura e alla perizia dell’immobile.
La rinegoziazione, invece, consente di rivedere le condizioni del mutuo con la propria banca, senza dover cambiare istituto. In questo caso, è possibile ottenere una riduzione del tasso di interesse, una modifica della durata o una variazione del tipo di tasso (da variabile a fisso o viceversa). Pur essendo generalmente più semplice e meno costosa rispetto alla surroga, la rinegoziazione potrebbe non comportare lo stesso risparmio, soprattutto se la banca non è disposta a offrire condizioni vantaggiose.
Orientarsi in un mercato dei mutui in rapida evoluzione può essere complesso, così come individuare la soluzione migliore per migliorare le condizioni di un mutuo già sottoscritto. In questo contesto, l’assistenza dei consulenti Euroansa diventa ancora più importante. Grazie alla loro esperienza, i consulenti di Euroansa guidano i clienti nella scelta tra surroga e rinegoziazione, valutando le opzioni migliori in base alla situazione finanziaria di ciascuno. Inoltre, Euroansa offre una consulenza a 360 gradi, che accompagna i clienti in tutte le fasi del mutuo, dal momento della scelta fino alla gestione post-rogito. Anche per chi sta valutando se sottoscrivere un mutuo in questo momento.
Con la strategia dei tagli confermata dalla BCE, che tornerà a riunirsi il prossimo 6 marzo, il 2025 si prospetta come un anno favorevole per chi ha un mutuo in corso o intende stipularne uno nuovo. Sfruttare la riduzione dei tassi può portare a un risparmio significativo, ma è fondamentale fare le scelte giuste.