Pubblicati da filippo

Da ingegneria aeronautica alla consulenza del credito: il percorso di Matteo Burti

Matteo Burti, Consulente del Credito Euroansa a Roma: “Il mio percorso di studi era incentrato sull’ingegneria aeronautica e quindi era quanto di più lontano possa esistere dal mondo della mediazione creditizia, ma devo dire che sono molto felice di avere di aver fatto questa scelta perché ho sempre pensato, anche durante il corso di studi, che il mio lavoro dovesse essere dinamico, a contatto con le persone, sempre ad ampliare la mia rete di conoscenze. Questo, molto probabilmente, non sarebbe stato possibile nel mondo ingegneristico, viste le opportunità offerte in quel settore. Quindi sono molto orgoglioso di questa scelta.”

Da quindici anni di esperienza bancaria al mondo della consulenza creditizia

Enrico Pavanello, Consulente del Credito Euroansa a Roma: “Di questa professione, l’aspetto che più amo è senza dubbio il contatto diretto con il cliente. Provengo da 15 anni di esperienza nel settore bancario, e il passaggio dall’altra parte, ovvero quella del consulente del credito che supporta e accompagna il cliente in una scelta così importante come quella di un mutuo, mi ha dato, e continua a darmi, tante soddisfazioni.”

Conciliando università e lavoro: l’esperienza di Martina Loffredo

Martina Loffredo, Consulente del Credito Euroansa a Roma: “Mi sono prefissata degli obiettivi che spero di realizzare, e sto cercando di organizzarmi al meglio, costruendo una rete di contatti e prestando sempre più attenzione ai dettagli, per poter raggiungere i miei traguardi finali: avere un fatturato importante, un nome riconosciuto e la stima delle persone che ritengo importanti.”

Un anno dopo: come Euroansa ha migliorato la mia carriera

Michele Marcello Amoruso, Consulente del Credito Euroansa a Bari: “Il cambiamento è stato sotto certi aspetti forzato, però l’entusiasmo del cambiamento ha spinto e ha influenzato la mia decisione. Oggi posso tranquillamente dire che ho trovato un ambiente molto più sereno e tranquillo. Sicuramente un’azienda molto più snella, molto più leggera, molto più dinamica. Soprattutto più disposta all’ascolto. Diciamo che le distanze sono molto più ridotte, ci sono molti meno filtri e sicuramente c’è più possibilità di ascolto.”

Da 70 a più di 800 consulenti: una carriera che cresce con Euroansa

Giuseppe Testori, Consulente del Credito Euroansa a Milano: “Uno che fa un lavoro come questo vuole avere una costante crescita: è la crescita quello che poi è il vero obiettivo, perché la crescita è un discorso sia professionale che economico. Io quando sono entrato avevo 36 anni, ero un ragazzo, adesso ho una famiglia con due figli, quindi chiaramente aumentano la responsabilità ma aumenta di conseguenza anche la voglia di riuscire nel lavoro.”

Da cliente a consulente: il viaggio professionale di Elisa Scandura

Elisa Scandura, Consulente del Credito Euroansa a Roma, racconta perché ha scelto Euroansa: “L’attività di consulenza del credito mi piace perché, innanzitutto, mi sono piaciute molto le persone che me l’hanno proposto, le stesse persone con cui lavoro ancora oggi. Inoltre, è un’attività molto dinamica, in cui devi guadagnarti la fiducia dei clienti, e questo lo rende una sfida entusiasmante.”

L’evoluzione del mercato e l’importanza del consulente creditizio per le famiglie

Paolo Carrara, Consulente del Credito Euroansa nel bergamasco: “Euroansa oggi più che una società per me è una grande famiglia: una famiglia composta da un Back Office molto efficiente, che mi permette di lavorare con serenità a contatto diretto con con il cliente e di riuscire a svolgere quello che è il lavoro giornaliero del mediatore creditizio, il rapporto con le banche e con ovviamente le agenzie immobiliari.”

La semplicità e la concretezza mi hanno conquistato fin dal primo giorno

Andrea Perencin, Team Manager Euroansa nel padovano: “Al secondo bicchiere di vino avevo già detto “Datemi il contratto che firmo”, perché una trasparenza, disponibilità e concretezza, che non avevo mai visto in queste strutture sviluppate verticali, dove appunto c’è l’amministratore delegato, che è sempre irraggiungibile, e poi man mano scendi nella varie catena di comando.”